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sabato 13 dicembre 2025


Per la Chiesa

con Maria Corredentrice / 2

 

«Ave, Piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne» (Lc 1, 28 Vulg.). Le parole dell’arcangelo Gabriele attirano la nostra attenzione sulla persona di Maria santissima e sulla Sua condizione assolutamente unica: il titolo Piena di grazia contiene implicitamente il mistero dell’Immacolata Concezione, ossia quella verità di fede secondo la quale la Vergine Maria fu preservata dal peccato originale fin dal primo istante del Suo concepimento; il peccato, perciò, non ha mai avuto su di Lei alcun potere né il minimo influsso.

Non possiamo certo escludere che il demonio abbia provato a tentarla, così come provò col Signore, nel deserto, durante il Suo digiuno di quaranta giorni; nel Loro caso, però, si trattò di qualcosa di completamente diverso da quello che avviene a noi, poiché su di noi, che portiamo ancora la ferita del peccato originale (benché col Battesimo abbiamo ricevuto la grazia santificante), le tentazioni esercitano una certa influenza: prima che, con l’aiuto della grazia di Dio, riusciamo a respingerle, esse condizionano la nostra volontà – cosa che, in Gesù e Maria, non poté mai accadere, poiché in Loro non c’era la minima traccia del peccato di origine.

Ora, l’Immacolata Concezione è un privilegio unico che Dio ha concesso alla Vergine in vista della morte redentrice del Figlio Suo, di Colui che da Lei sarebbe nato. Perché ne fosse degna Madre, il Creatore Le ha concesso tale privilegio tenendo conto in anticipo dei meriti della Passione del Cristo, applicandoli a Lei prima ancora che essa avvenisse, dato che, nell’eternità, non c’è successione temporale. La Vergine Maria è dunque il primo frutto della Redenzione, anzi il più splendido: è un frutto anticipato. Come spiega il beato Pio IX, Maria è stata redenta in modo più sublime: per esprimere qualcosa di inesprimibile, il Papa ricorre a una forzatura linguistica che renda l’idea, per quanto possibile, della grazia inestimabile del privilegio da Lei ricevuto.

Quella stessa Passione del Figlio di Dio fatto uomo, nel disegno divino, è stata tuttavia possibile proprio perché la Madonna Gli ha dato un corpo umano, la carne e il sangue che sarebbero stati materia del Sacrificio redentore; perciò è da Lei che proviene la Vittima del Sacrificio. Non solo: in perfetta coerenza con quanto avvenuto nell’Incarnazione, la Vergine parteciperà poi al Sacrificio stesso, non soltanto accettandolo, ma anche offrendolo attivamente al Padre e unendo Sé stessa all’offerta del Figlio. Gesù e Maria sono indissolubilmente congiunti: la Madre è unita al Verbo incarnato in modo strettissimo (arctissime coniuncta); è per questo che riconosciamo in Lei la Corredentrice: è un dato di fatto.

Il mistero dell’Immacolata implica necessariamente anche la verità della Corredenzione: Ella ha ricevuto quel singolare privilegio in vista della Passione del Figlio, ma secondo il piano salvifico la Passione del Figlio, a sua volta, è stata possibile perché è stata Lei a donargli il corpo con cui Egli avrebbe sofferto. Perciò possiamo affermare che la Madonna è Corredentrice perché Immacolata – ed è Corredentrice fin dal primo istante del Suo concepimento: quindi non solo sul Calvario, ma fin dall’inizio stesso della Sua esistenza.

Ora, per quale motivo la Vergine è Corredentrice? perché ha fornito la Vittima del Sacrificio, l’ha offerta al Padre e si è unita a quell’atto di offerta? Perché a causa della disobbedienza di Adamo ed Eva, che ce ne aveva chiuso le porte, noi eravamo esclusi dal Paradiso; con la Sua obbedienza, la Madonna le ha riaperte. Ella è Corredentrice perché noi eravamo perduti e non avevamo alcuna speranza: eravamo inesorabilmente condannati all’Inferno. La festa dell’Immacolata ci fa allora alzare lo sguardo verso la nostra vera Patria, verso quella realtà che già esiste, anche se ancora non la vediamo e non siamo in condizione di accedervi; con il cuore, tuttavia, già viviamo lì: un cristiano che non abbia il cuore ancorato in Paradiso non è un vero cristiano. La nostalgia del Cielo ci deve accompagnare e impregnare in ogni istante, in modo tale da animare, muovere e dirigere ogni nostro pensiero, ogni nostra decisione, ogni nostra azione.

Per fare questo, abbiamo bisogno – come dice il Signore nel Vangelo – di un cuore da bambini (cf. Mt 18, 3). Ciò non equivale all’infantilismo, ma indica la disposizione di credere incondizionatamente tutto quel che Dio ci ha rivelato, aderendo senza alcuna remora né il minimo scarto a ciò che la fede ci fa conoscere, così come è successo nella Vergine Maria. Chiediamo allora all’Immacolata la grazia di avere un cuore da bambini che aspiri incessantemente al Paradiso. Se la Madonna è Corredentrice, è anche Mediatrice di tutte le grazie, poiché è attraverso di Lei che il Signore le fa arrivare fino a noi: la sorgente delle grazie, evidentemente, è Cristo, ma Dio ha voluto che esse ci siano comunicate tramite la Madre.

Chiediamo anche l’intercessione di santa Teresa di Gesù Bambino, poiché il Signore le ha concesso la grazia di comprendere con una profondità rinnovata la dottrina dell’infanzia spirituale e di saperla poi insegnare efficacemente. Invochiamola per tutta la Chiesa: guardare al Paradiso non significa disinteressarsi della terra e abbandonare i propri simili al loro destino; noi desideriamo invece arrivare in Paradiso con il maggior numero di persone possibile. Guardiamo allora a santa Teresa per poter adempiere, all’interno della Chiesa, il compito che Ella ricevette da Dio e che scoprì quando era già carmelitana, circa due anni prima di morire.

Ella capì che il Signore l’aveva chiamata a svolgere, nel Corpo Mistico, la funzione del cuore: «Nel cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’amore». Essere l’amore nel cuore della Chiesa significa offrire tutta la propria esistenza, tutta la propria preghiera, tutte le proprie azioni, mediante il Cuore Immacolato di Maria, perché i disegni di Dio si realizzino per la Chiesa intera; significa volere il bene di tutta l’umanità, il quale risiede unicamente in Cristo. All’infuori di Lui non c’è altro bene possibile; perciò non ci si può avvicinare a Dio tramite le altre religioni, che sono piene di errori. La nostra religione è l’unica che sia stata rivelata direttamente da Dio; perciò chiediamo la grazia di poter fare ogni cosa perché gli uomini siano condotti alla verità e, con la fede e il Battesimo, diventino membra del Corpo Mistico. In tal modo adempiremo il nostro compito: essere l’amore nel cuore della Chiesa.


12 commenti:

  1. Buongiorno don Elia,
    mi permetto di aggiungere una "nota scientifica" ai suoi bellissimi articoli su Maria Corredentrice.
    Si tratta del microchimerismo materno-fetale, una scoperta di anni recenti (si trovano facilmente molti articoli online al riguardo).

    Microchimerismo materno-fetale:
    A partire dall'inizio della gravidanza, le cellule fetali si trovano nel sangue e nei tessuti materni, con il numero di queste cellule che aumenta progressivamente.
    Reciprocamente, le cellule materne si trovano nei tessuti fetali umani a partire dal secondo trimestre di gravidanza.
    Forse ancora più notevole è la persistenza a lungo termine di queste cellule fetali geneticamente discordanti nelle madri molti anni dopo la gravidanza, e la ritenzione delle cellule materne nella prole durante tutto lo sviluppo postnatale fino all'età adulta.

    Potremmo quindi dire che anche la Santissima Maria era "fisicamente" sulla Croce. Cosa ne pensa? Sto esagerando?

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    1. Madre e figlio, in quanto individui, rimangono comunque distinti. Tuttavia persiste un fortissimo legame sul piano psicologico e anche - come dimostrano queste scoperte - su quello fisico. Pur senza negare il dato biologico, non dimentichiamo però che la partecipazione di Maria alla Redenzione si colloca soprattutto sul piano morale e spirituale.

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  2. Solemnity of Our Lady of Guadalupe | Holy Mass
    https://www.youtube.com/watch?v=tmvXnMPoEwc
    Shrine of Our Lady of Guadalupe

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  3. Una musica nascosta nel manto della Madonna di Guadalupe ?
    21 giu 2018
    Collegando le stelle del manto alle note di una tastiera, sembra che il risultato sia questa musica celestiale.
    https://www.youtube.com/watch?v=C5IBiO5OYQM
    Questa musica è stata scoperta nelle stelle del mantello al centro dei fiori del vestito della Vergine di Guadalupe. Tracciando linee verticali in ogni punto, e mettendo sopra una tastiera ad ogni linea arriva una nota musicale e secondo gli esperti tracciando una linea orizzontale dall’alto al basso e poi dal basso all’alto si tocca la nota che appartiene a ogni punto che sta sulla linea, (come nel cilindro di una cassa musicale), il risultato sono note e accordi completamente armoniosi. Da questo nasce una melodia che pensano sia quella che San Juan Diego ha sentito quando ha visto la Nostra Madre il 9 dicembre del 1531. Gli scienziati hanno registrato le vibrazioni dell’abito della Madonna di Guadalupe.

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  4. Non facciamo alcun favore alla Beata Vergine Maria elevandola al rango di "dea" insieme a Gesù, il Figlio di Dio. Ella è la Madre fisica di Gesù Cristo, vero uomo e vero Figlio di Dio. In Lui, nell'Incarnazione, la natura divina si è unita alla natura umana nella Persona Divina del Figlio di Dio, ed è per questo che chiamiamo la Madonna Madre di Dio o Theotokos, e in nessun caso "dea".

    Nessuno in questo mondo è stato così inƟmamente e consapevolmente attaccato a Gesù come lo era Sua Madre Maria. Ma Lei è solo la madre fisica di Gesù, il Figlio di Dio, e quindi la Madre di Dio, e non è una "dea". Né una corredentrice né una co-salvatrice.
    E nemmeno un comune credente, per non parlare di un sacerdote dall'altare, può dire: "Che Dio e la
    Madonna ti benedicano!" Come se fossero due benedizioni diverse! Oppure: "Che Gesù e Maria ti
    proteggano!" Come se avessimo due custodi: Gesù e Maria. (Al vescovo Žanić fu chiaro che le
    "apparizioni" non erano credibili quando la "Madonna" di Medjugorje, tramite uno dei "veggenti",
    gli disse il 21 giugno 1983: "Se non si converte o non si ravvede, il mio giudizio e il giudizio di mio
    figlio Gesù lo seguiranno". In primo luogo, la Signora mette se stessa al primo posto,
    contrariamente alla Signora biblica, che dice: "Figlio... tuo padre e io ti cercavamo angosciati" (Luca
    2:48). In secondo luogo, ci sono due giudizi: il mio giudizio e il giudizio di mio figlio Gesù. Qual è la
    relazione tra questi giudizi?).

    Mariologia di Stadler
    (Joseph Stadler, primo arcivescovo di Sarajevo)
    Mons. Dr. Ratko Perić 7 dicembre 2025
    https://www.cafarus.ch/mariologia.stadler7.12.2025.pdf

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    1. Nessuno, qui, fa della Vergine Maria una dea. Il titolo di Corredentrice non pretende certo di elevarla a quel rango, dato che con esso - come più volte sottolineato - si riconosce che una semplice creatura è stata associata all'opera del Redentore in modo dipendente e subordinato ma strettissimo, al punto che si può affermare che due soggetti congiunti hanno compiuto un unico e medesimo atto, ognuno a suo modo.

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  5. C'è un fenomeno che la scienza da poco ha potuto evidenziare: il "microchimerismo". Le cellule staminali del nascituro restano nella mamma anche per decenni in maniera attiva.
    Mi è bastato questo per fare profonde riflessioni spirituali.

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  6. Premesso che queste due puntate su Maria Corredentrice sono meravigliose e rendono finalmente il giusto onore a Maria Santissima, vorrei però fare una domanda Padre : cosa vuol dire che " il peccato non ha mai avuto su di Lei il minimo influsso"? Anche Eva era nata senza peccato originale eppure peccò... Sembrerebbe quindi che l'assenza del peccato originale non esclude di per sè la possibilità del peccato attuale. Per cui mi viene da pensare che, atteso che Maria non ha compiuto di fatto peccato attuale, ciò fu dovuto soprattutto ai SUOI MERITI, all'uso eccezionale che Lei fece del suo libero arbitrio e che anche in vista di questo Il Padre l'ha preservata dal peccato originale ( intendo dire oltre ai meriti di Cristo); l'assenza di peccato originale paradossalmente l'ha persino svantaggiata rispetto a noi, poichè se avesse compiuto un peccato attuale ne sarebbero derivate conseguenze perfino più gravi del peccato di Eva, e questo se da una parte ha amplificato i meriti di Maria fu per Lei un altro, pesantissimo, fardello, tra i tanti che ha portato. Parlare di "privilegio" mi genera perplessità, perchè da una parte sembra sminuire i meriti di Maria e dall'altra sembra attribuire una " non simpatica" arbitrarietà alle decisioni di Dio Padre. Chiedo un suo lume su queste mie osservazioni. Grazie

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    1. Maria non è stata solo preservata dal peccato originale, ma anche colmata di una pienezza di grazia che supera quella di tutti gli Angeli e i Santi messi insieme. Anche se - com'è evidente in Adamo ed Eva - l'assenza del peccato originale non esclude la possibilità del peccato attuale, in Maria esso è stato praticamente impossibile: per i Suoi meriti, certamente, ma anzitutto per la grazia assolutamente eccezionale che Dio Le ha concesso e che Le ha permesso di meritare. La grazia è sempre prima rispetto a qualsiasi atto meritorio umano. Ciò non toglie che, nel concedere una grazia così eccezionale, Dio abbia tenuto conto, nella Sua prescienza, dei futuri meriti della creatura cui la concedeva; così tale privilegio non risulta un atto arbitrario, pur senza nulla togliere alla sovrana libertà del Creatore, che concede le grazie a chi vuole e come vuole.

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  7. Un Santo Natale alla Scure di Elia e a chi legge questo blog. Ricordiamoci, il 25 Dicembre, di pregare anche per le anime del purgatorio, suggerisco la preghiera "Ti adoro o Croce Santa" per liberare 33 anime del purgatorio. In rete trovate il testo.

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  8. Oxford Handbook of Mary, oltre 700 pagine, Oxford University Press, riunisce vari contributi accademici, questo capitolo è offerto gratuitamente, riguarda Maria corredentrice, ovviamente è in inglese.
    ( https://www.academia.edu/94228784/Mary_in_the_Work_of_Redemption )
    This chapter provides an overview of Mary’s role in the work of redemption and her mediation of grace. The focus is on Roman Catholic Mariology, but Eastern Orthodox and Protestant perspectives are also covered. The chapter begins with Scripture and continues with a survey of Patristic understandings of Mary as the New Eve and Mediatrix of grace. It continues with medieval developments and moves into the early modern period when the title ‘Coredemptrix’ begins to be used more frequently. The next section considers various commissions, controversies, and papal supports for Mary as the unique collaborator in the work of redemption and the Mediatrix of all grace. The chapter then moves into discussions over Marian co-redemption and mediation from the early twentieth century through Vatican II. Attention is given to recent petitions to declare Mary as Coredemptrix and Mediatrix of all grace and the current state of the question.

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